Il pianeta si sta riscaldando, dal Polo Nord fino al Polo Sud. A partire dal 1906 la temperatura media globale è aumentata di più di 0,9 gradi Celsius, e anche oltre nelle regioni polari.
L’impatto dell’aumento globale delle temperature non è in attesa di dar prova di sé in un futuro remoto; gli effetti del riscaldamento globale sono visibili oggi stesso. Il calore sta facendo sciogliere ghiacciai e ghiacci marittimi, sta sconvolgendo i modelli delle precipitazioni e provocando la migrazione della fauna.
Se il riscaldamento del pianeta dovesse proseguire in questo modo, si farebbero notare ulteriori effetti di altro tipo nel corso di questo secolo. Tra di essi sono inclusi:
- Un aumento prevedibile del livello del mare tra i 26 e gli 82 centimetri, o anche superiore, entro la fine del secolo.
- Uragani e altri tipi di burrasche potrebbero abbattersi con maggiore violenza. Allagamenti e siccità saranno più frequenti. Estese zone degli U.S.A., ad esempio, corrono il rischio di dover affrontare “mega-siccità” della durata di decenni entro il 2100.
- Acqua fresca sempre meno disponibile, dato che sono i ghiacciai a immagazzinare i tre quarti circa dell’acqua fresca mondiale.
- Propagazione di malattie, come la malaria da zanzare (con la ricomparsa del virus Zika già apparso nel 2016).
- Gli ecosistemi continueranno a cambiare: alcune specie si sposteranno più a nord o diventeranno prevalenti; altre, come gli orsi polari, non saranno in grado di adattarsi e si estingueranno.
La strada da percorrere per la decarbonizzazione è chiara e si chiama transizione energetica: il passaggio da un mix energetico incentrato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili. Le tecnologie per la decarbonizzazione ci sono, sono efficienti e vanno scelte a tutti i livelli. E un grande contributo alla decarbonizzazione arriva dall’elettrificazione dei consumi finali. Si tratta di rimpiazzare in tutti i settori – dalle abitazioni ai trasporti, compresi quelli a lunga percorrenza, fino all’industria pesante – le tecnologie basate sui combustibili fossili con quelle che utilizzano l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili in tutti i settori, ottenendo non solo l’abattimento delle emissioni a effetto serra, ma anche dell’inquinamento atmosferico, in particolare nelle città.