Le zecche dure sono acari caratterizzati da un corpo ovoidale sul quale, nella porzione dorsale, è presente uno scudo più o meno esteso a seconda della specie e del sesso; dal punto di vista biologico si tratta di artropodi ectoparassiti ematofagi in tutti gli stadi di sviluppo mobili.
Di particolare interesse in ambiente urbano è Rhipicephalus sanguineus o zecca del cane; questa specie è associata in prevalenza al cane e al gatto e, in particolare, ai loro ambienti.
L’infestazione delle abitazioni sostenute da questa specie trovano origine, nella quasi totalità dei casi, dalla condivisione degli spazi domestici con animali da compagnia non adeguatamente protetti.
Ixodes ricinus o zecca dei boschi seppure possa infestare anche il cane è legata agli animali selvatici e si può riscontrare con maggiore facilità nelle aree boschive e nei parchi.
Sia la zecca del cane che la zecca dei boschi possono essere vettori specifici di agenti patogeni per l’uomo e per gli animali.
In caso d’infestazione è necessario innanzitutto formulare una precisa diagnosi ambientale al fine di accertare con precisione la specie infestante e individuare, di conseguenza, la fonte dell’infestazione.
Ad infestazione conclamata è necessario pianificare urgentemente un protocollo d’intervento di disinfestazione e di bonifica ambientale. Semplici trattamenti ambientali localizzati sortiscono effetti molto limitati nel tempo in assenza di interventi su più ampia scala.