I tarli del legno, spesso confusi con le tarme dei tessuti (lepidotteri che attaccano i materiali tessili e hanno l’aspetto di piccole farfalline) sono dei coleotteri degli ordini entomologici dei Cerambicidi, dei Lyctidi e degli Anobidi che traggono principalmente dalla cellulosa e da altri componenti del legname i nutrienti necessari alla loro crescita e riproduzione.
Come riconoscere il tarlo del legno
Il tarlo appartiene alla categoria di insetti del legno più diffusa in Italia; precisamente, sono le larve di varie specie di coleotteri che si nutrono delle fibre del legno.
Tra queste riconosciamo:
- i tarli del legno
cerambici o capricorni delle case;
- i tarli anobidi o
tarli comuni del legno;
- lo Xestobium
rufovillosum, detto anche grande tarlo o orologio della morte;
- i lictidi (Lyctus brunneus).
Il ciclo vitale di un tarlo si compone di varie fasi.
Le femmine adulte depongono le uova nelle cavità del legno non trattato come vecchie gallerie preesistenti, fori di chiodi, giunzioni tra i pezzi o fessure da ritiro.
Le larve cominciano a nutrirsi di cellulosa scavando lunghe e tortuose gallerie: è in questa fase che si producono i danni maggiori. Una volta cresciuti, le tarme del legno si accoppiano deponendo ancora una volta le uova.
I segnali della presenza dei tarli del legno in un’abitazione
- Il rosume, cioè una specie di
segatura costituita dalle porzioni di legno non digerite che si deposita in
mucchietti sul pavimento in corrispondenza di un solaio, soffitto o tetto di
legno, sotto i mobili o gli infissi interni ed esterni;
- i fori di sfarfallamento,
ossia l’uscita degli insetti del legno adulti dalle gallerie precedentemente
scavate nel legno;
- il rumore di rosicchiamento,
simile a un ticchiettio e proveniente dall’interno del legno, viene prodotto da
alcune specie come i tarli cerambici o gli orologi della morte durante lo stato
larvale;
- la presenza di larve e/o insetti adulti, vivi o morti.
Siadd consiglia una valida strategia ideale per evitare la formazione di questi insetti è basata sulla prevenzione. Assicurarsi che i mobili siano integri e riverniciarne le superfici tende a scongiurare la formazione dei fori provocati dai tarli.