In Italia si tende a chiamare “ape” tutti quegli insetti che ronzano e che hanno la possibilità di pungere. Occorre quindi una precisazione: api, vespe e calabroni sono insetti molto diversi tra loro, facilmente riconoscibili e con un’importanza decisamente differente.


Ape mellifera – Apis mellifera

Le api sono piuttosto pelose con bande sull’addome di colore marroncino alternate a bande di colore scuro. Impollinano le piante superiori permettendo la vita sulla Terra, ed è vietatissimo abbatterle con qualunque mezzo.
nel caso si riscontrasse la presenza di un favo di api bisogna contattare apicoltori autorizzati per procedere alla rimozione e al loro spostamento i luoghi sicuri.

Ape MelliferaCiclo vitale
• Le colonie sono di grandi dimensioni, contano a volte più di 300.000 individui
• Siti di nidificazione preferiti: fenditure degli alberi, radici e cavità delle pareti
• L’arnia viene realizzata con favi di cera in posizione verticale e viene utilizzata incessantemente
per tutta la durata di vita della colonia.

Abitudini
• Sciamano in primavera e all’inizio dell’estate
• Lo svernamento interessa l’intera colonia
• Alimenti preferiti: miele e polline
• Pungono solo se provocate


Vespa – Vespula vulgaris

Le vespe si distinguono dalle api perché non possiedono peli (in alcune specie in effetti il corpo è ricoperto da peluria ma non così folta come nelle api), hanno un colore giallo brillante con bande di colore nero. Il loro corpo è lungo e slanciato a differenza delle api che presentano una forma più tozza.

vespa sociale

Ciclo vitale
• Dopo lo svernamento, le giovani regine fanno la loro comparsa in primavera per cominciare la costruzione del nido e la deposizione delle uova
• Le operaie (femmine sterili) compaiono all’inizio dell’estate, proseguono la realizzazione del nido, mentre la regina continua a deporre uova
• Le nuove regine e i maschi si accoppiano all’inizio dell’autunno
• Durante l’inverno, la colonia del nido muore, maschi e operaie compresi. Solo le regine sopravvivono fino all’anno successivo.

Abitudini
• Le colonie possono essere di medie o grandi dimensioni (fino a contenere 25.000 individui)
• Luoghi preferiti per il nido: soffitte, cavità dei muri, vecchi cunicoli di roditori, cavità di alberi e cespugli
• Il nido viene costruito con polpa di legno (carta), ponendo i favi in posizione orizzontale. Ogni anno viene realizzato un nuovo nido
• Si nutre preferibilmente di insetti e sostanze dolci
• Punge prontamente e ripetutamente


Calabrone – Vespa crabro

I calabroni propriamente detti sono insetti appartenenti alla specie Vespa crabro, hanno dimensioni notevoli ed è di colore marrone  rossiccio, con bande marrone scuro.

calabroneCiclo vitale
• E’ probabile trovare i loro nidi in Primavera
• La maggior parte di questi insetti muore in autunno
• Solamente la Regina fertile supera la stagione invernale

Abitudini
• Nidificazione: Preferiscono realizzare i propri nidi in luoghi riparati come tronchi d’albero, cespugli, edifici, granai, solai, cavità delle pareti. I loro nidi sono grigi ed hanno una somigliano alla carta
• Una colonia può raggiungere un numero di 700 operaie
• Pungono solo se provocate. La puntura risulta dolorosa per l’essere umano. È in grado di mordere e pungere allo stesso tempo. Possono mobilitare l’intero nido per pungere al fine di difendersi il che è decisamente pericoloso per gli esseri umani
• Si nutrono di insetti e linfa. Non sono attratti dal cibo


Come intervenire

Vespe e Calabroni per costruire il nido, scelgono luoghi riparati da cui accedono tramite aperture, anche piccole, che comunicano con l’esterno. Nelle abitazioni possono scegliere i magazzini, i depositi di attrezzi, la controsoffittatura, i camini, i solai, i vani delle tapparelle, lo spazio tra finestra e persiane se questa rimane per lungo tempo chiusa. Le coperture dei tetti rappresentano una fonte inesauribile di anfratti dove le vespe e calabroni si possono insediare.
I nidi delle vespe, almeno delle specie più comuni, sono piccoli, composti da poche cellette, di solito attaccati tramite un peduncolo in posti riparati, mentre i nidi di calabrone sono molto grossi (possono raggiungere diametri di 50-80 cm o più,) popolati da centinaia di individui.
Se si tratta di nidi di vespe piccoli, si può intervenire asportandoli – preferibilmente di notte quando tutti gli insetti sono all’interno – e distruggendoli. In alternativa si può optare per l’utilizzo di insetticida, sempre richiedendo l’intervento di professionisti del Pest Control.
Nel caso di nidi di calabroni la faccenda è decisamente più complessa. Conviene agire quando quasi tutti gli insetti sono nel nido (di solito al crepuscolo e durante la notte), irrorando il nido con insetticida e asportandolo.