Il virus West Nile viene trasmesso all’uomo e agli animali, attraverso la puntura di zanzare infette del genere Culex. Non si trasmette da persona a persona.
Dove prosperano le zanzare
I focolai di infezione si identificano nei luoghi di riproduzione delle zanzare e possono essere di vario tipo: acquitrini, canalizzazioni a cielo aperto, bacini perenni e per l’approvvigionamento idrico degli orti urbani, risaie, cisterne, depuratori, vasche e fontane ornamentali soprattutto laddove le acque sono ferme e contengono detriti vegetali (che forniscono nutrimento e riparo alle forme larvali), tombini e pozzetti stradali che raccolgono le acque di superficie, grondaie con pendenze non corrette, cantine allagate, ed anche piccole raccolte di acqua temporanee, come ad esempio in barattoli vuoti, sottovasi e contenitori senza coperchio.
Azioni preventive
Le azioni più efficaci per contenere le contaminazioni dal virus West Nile sono le azioni preventive:
- azioni di controllo dei vettori secondo piani di disinfestazione straordinari
- azioni di informazione della popolazione, per prevenire le punture di zanzare
- corretta gestione del territorio con azioni di risanamento ambientale, per eliminare i siti in cui le zanzare si riproducono e ridurne la densità, sia in aree pubbliche che private.
Le zanzare Culex vivono sia in ambiente rurale che in ambiente urbano, hanno abitudini spiccatamente crepuscolari, mentre soggiornano nelle ore diurne in zone riparate e fresche, rifuggendo l’insolazione diretta. In estate si possono avere numerose generazioni di Culex, in quanto il ciclo biologico si completa più velocemente, in meno di due settimane.
I sintomi
La maggior parte delle persone infette dal virus West Nile non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.
Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.
Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.