Con l’arrivo della bella stagione, in particolare da marzo alla fine di aprile, si concretizza un rischio per la vita dei nostri animali domestici e per la salute di noi esseri umani: la processionaria del Pino.
All’apparenza, sembra essere un innocuo gruppo di bruchi, ma in realtà, a causa del pelo urticante del quale sono rivestiti, essi potrebbero essere realmente fatali per gli animali e scatenare reazioni allergiche importanti alle persone.
Cosa fare se notiamo una processionaria nel nostro giardino?
Dal 2008 è in vigore una legge che stabilisce che è obbligatoria la disinfestazione dei bruchi da processionaria.

Quali sono i metodi per eliminare la processionaria?
Il primo è l’eliminazione preventiva dei nidi di larve dalla pianta, durante l’inverno, ovvero prima che esse ne fuoriescano. Questa operazione è adatta a un’estensione ridotta di nidi, altrimenti è necessario passare direttamente alla lotta batteriologica: un metodo molto utilizzato ed effettuato con un insetticida biologico a base di Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk), che agisce rapidamente contro le larve, paralizzandole e danneggiandone i centri nervosi. Questo trattamento risulta innocuo per gli animali domestici e per l’essere umano, in quanto colpisce solo alcuni lepidotteri.
L’insetticida può essere diffuso con l’utilizzo di un atomizzatore o per via aerea, con un elicottero.
La terza modalità per trattare una processionaria del Pino è la cosiddetta endoterapia: cioè un trattamento di immissione di insetticidi e sostanze fungicide direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta. Successivamente si espande all’intera chioma e il pino riesce così a difendersi dagli agenti patogeni per tutta la stagione.

Cosa fare se notiamo una processionaria nel nostro giardino o in un parco pubblico?

Nel primo caso bisogna subito chiamare un’azienda di disinfestazione qualificata, che valutando il singolo caso, sceglierà il metodo di disinfestazione più adatto. Se la processionaria si trova in un parco o in un territorio pubblico, è necessario allertare subito il comune di appartenenza, che allo stesso modo, contatterà il personale qualificato.

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