I recenti dibattiti sulla sostenibilità ambientale hanno portato all’attenzione un’alternativa sorprendente per l’alimentazione degli animali da allevamento: gli insetti. Mosche, tarme e altre specie di insetti potrebbero diventare una fonte di mangime animale più sostenibile rispetto alla soia e alle farine di pesce. Nonostante l’idea di mangiare insetti direttamente possa destare disgusto, consumare carne proveniente da animali che si sono nutriti di insetti potrebbe essere più accettabile per molti. In questo modo, indirettamente, potremmo trarre vantaggio dalle proprietà nutrienti di questi piccoli esseri.

Attualmente, la produzione di mangime per animali da allevamento richiede una quantità significativa di soia, che ha un impatto ambientale considerevole. La coltivazione intensiva di soia comporta la deforestazione di aree verdi e il consumo di suolo, oltre a rappresentare uno spreco di calorie che potrebbero essere impiegate per l’alimentazione umana. Inoltre, nell’acquacoltura e negli allevamenti intensivi di suini e pollame, si utilizzano anche farine e oli di pesce poco richiesti dal mercato diretto, contribuendo allo sfruttamento di tonnellate di pesce che potrebbero essere adibite all’alimentazione umana.

Le alternative proposte consistono nell’utilizzare insetti come fonte proteica per l’alimentazione degli animali terrestri e acquatici da allevamento. Gli insetti sono eccellenti convertitori di scarti alimentari in biomassa animale, poiché la maggior parte del cibo che ingeriscono viene trasformata in massa corporea. Ad esempio, il grillo ha un indice di conversione dell’alimento in biomassa molto basso rispetto ad altri animali da allevamento. Inoltre, gli insetti possono essere allevati su una vasta gamma di substrati organici, compresi gli scarti alimentari, contribuendo così a un’economia circolare.

Tuttavia, nonostante le potenzialità degli insetti come mangime animale, ci sono ancora ostacoli significativi da superare. In Europa, l’accettabilità degli insetti come alimento diretto è ancora bassa a causa della neofobia alimentare, ovvero la riluttanza a mangiare cibi non familiari. Tuttavia, l’integrazione degli insetti in alimenti più familiari, come biscotti o crackers, potrebbe aumentarne l’accettabilità. D’altra parte, l’uso di insetti come mangime per animali da allevamento ha ricevuto un maggiore favore, poiché molti animali, come i pesci e il pollame, sono soliti consumare insetti in natura. Studi hanno dimostrato che la maggior parte dei consumatori è favorevole a utilizzare insetti nei mangimi per animali da allevamento.
In sintesi, l’utilizzo degli insetti come mangime animale potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile per affrontare le sfide legate alla produzione di mangimi tradizionali. Gli insetti sono efficienti convertitori di scarti alimentari in biomassa e possono essere allevati su substrati organici, contribuendo all’economia circolare. Tuttavia, sono ancora necessari sforzi per superare l’accettabilità degli insetti come alimento diretto e garantire la sicurezza alimentare. Nonostante ciò, l’utilizzo degli insetti nel mangime animale potrebbe offrire un futuro più sostenibile per l’allevamento e contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’industria alimentare.