L’ultima ondata di Covid-19 sta mettendo alla prova l’Italia: i ricoveri sono in aumento, sia in terapia intensiva che nei reparti ordinari, portando parametri di valutazione oltre la soglia della zona gialla in metà dell’Italia. Molte Regioni chiedono al Governo di escludere dai conteggi i positivi ricoverati per altre cause.

Anche il  Piemonte è una delle quattro Regioni, insieme a Friuli, Abruzzo e Sicilia, che dal 24 gennaio entrano in zona arancione, aggiungendosi così alla Valle d’Aosta. Dopo 28 settimane l’ingresso nella nuova fascia in bianco e tre in giallo, non comporta per le persone vaccinate nessuna privazione né ulteriori restrizioni nelle loro attività quotidiane e nella loro socialità.

Ma come e cosa cambia, essendo già in corso, da mesi la somministrazione dei vaccini?

Sono circa 6 milioni gli italiani no vax che non hanno ricevuto neanche la prima dose di vaccino e quindi sono sprovvisti di Green Pass rafforzato. In caso di passaggio in zona arancione, i non vaccinati saranno soggetti a restrizioni simili a quelle applicate lo scorso inverno: potranno spostarsi solo all’interno del Comune di residenza a meno che lo spostamento non sia motivato da ragioni di lavoro, necessità, salute o per accedere a servizi non disponibili nel proprio municipio. Possibile uscire dal Comune e dalla Regione, anche in zona arancione, se si è in possesso di Green Pass base unicamente con mezzi propri o trasporto pubblico non di linea e rafforzato.